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L’interazione uomo macchina

L’interazione uomo macchina

Le aziende italiane sono oggi sempre più a favore di una partnership tra persone e macchine, questo per poter superare i limiti umani in un mondo lavorativo sempre più competitivo ed esigente. Il rapporto tra persone e tecnologie è destinato a rinforzarsi ulteriormente con l’arrivo del 5G che renderà possibile attivare servizi innovativi finora non fattibili e, grazie al wireless, estenderà un uso evoluto in Internet anche tra le PMI che, per motivi di copertura di rete, fino ad oggi, ne sono rimaste escluse. Si potrà addirittura sviluppare reti di sensori gestite con efficienza e visori di realtà aumentata per intervenire sull’uso e la manutenzione degli impianti industriali. Si potrà quindi migliorare anche il lavoro delle persone, con visori e piattaforme in realtà aumentata si potrà per esempio monitorare i processi e flussi di produzione, gestire interventi di manutenzione o riparazione da remoto e molto altro. L’intelligenza artificiale e le interfacce evolute aumentano le possibilità di successo delle aziende andando ad implementare quello che è il rapporto si interazione tra uomo e macchina. Questa tipologia di interazione serve soprattutto in quelle attività del processo produttivo che assorbono risorse ma non creano valore aggiunto, questi casi sono il perfetto esempio in cui la collaborazione uomo macchina è sicuramente vincente.

Oggi, nel pieno della quarta rivoluzione industriale, le industrie del settore manifatturiero stanno prestando la massima attenzione sulla gestione di sistemi sempre più integrati mediante l’implementazione di soluzioni di automazione sempre più avanzate e tecnologiche.

Sulla base di queste soluzioni (Iot, CPS e Cloud Computing) gli impianti ed i macchinari diventeranno sempre più interconnessi ed autonomi. Andando a svolgere in autonomia ed a gestire tutti quegli scenari di cui parlavamo poco fa, andando ad ottimizzare processi sempre più complessi ed automatizzati.

Bisognerà quindi ricorrere sempre di più a sistemi basati su intelligenza artificiale, al fine di poter garantire le caratteristiche di autoapprendimento necessarie allo svolgimento di processi di produzione con complessità sempre crescente. Per far fronte a queste esigenze, gli operatori avranno la necessità di essere supportati da sistemi dedicati, il cui scopo principale sarà quello di aggregare e visualizzare le informazioni in maniera comprensibile, al fine di facilitare le attività decisionali e di incrementare la produttività.

Tra i vari esempi di sistemi di assistenza in ambiti di Industria 4.0 vi sono tutti quelli che possono essere compresi nelle categorie wearable, wireless e dispositivi virtuali (tablet, smartphone, smart glasses, etc).

In questo contesto, il ricorso ai modelli di produzione avanzata, basati sui concetti di cloud Manufacturing, garantisce la condivisione delle risorse di produzione in maniera comprensibile, rendendole anche disponibili tramite l’implementazione di tecnologie orientate a servizi e sistemi di virtualizzazione, basate sull’IoT e il Cloud Computing. Le tecnologie indicate rendono possibile l’implementazione di un sistema HMI ottimale, che permette di conseguire il livello di efficacia richiesto nell’interfacciamento e nella conversione dei linguaggi tra i partecipanti, ovvero tra operatori e macchinari.

Entrambe le definizioni considerate dell’HMI tendono ad enfatizzare l’importanza della concettualizzazione delle tecnologie implementate nell’interfaccia utente, impiegate per la realizzazione sia dei sistemi hardware sia di quelli software. Risulta così possibile apprezzare l’importanza del parallelismo esistente tra Cloud Computing e Cloud Manifacturing e le innumerevoli potenzialità possibili, alla luce dei recenti progressi.

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