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M.T. S.r.l.: l’azienda meccanica riminese, simbolo del Made in Italy, sul mercato da 50 anni

M.T. S.r.l.: l’azienda meccanica riminese, simbolo del Made in Italy, sul mercato da 50 anni

M.T. S.r.l.: l’azienda meccanica riminese, simbolo del Made in Italy, sul mercato da 50 anni

 

Nel cuore dell’Emilia-Romagna, in provincia di Rimini, da ben 50 anni esiste un’azienda che si occupa di lavorazioni meccaniche. È la M.T. S.r.l., nata nel 1972, a San Giovanni in Marignano. Dopo i primi vent’anni di esperienza e crescita, negli anni ’90 ha iniziato a produrre una propria gamma di portautensili motorizzati per torni a controllo numerico, che poco alla volta, è stata distribuita in ogni parte del mondo. Col tempo si sono aggiunti prodotti sempre più innovativi e realizzati ad hoc per i clienti. A oggi l’azienda vanta un catalogo di oltre 10mila prodotti.

M.T.S.r.l. è emblema del vero Made in Italy, capace di offrire servizi di assistenza professionali e unici nel settore.

 

Per conoscere l’evoluzione della storica azienda riminese, abbiamo intervistato in esclusiva per Fantinamobile.it, Gianluca Marchetti, Amministratore Unico dell’azienda.

 

Quando nasce MT s.r.l. e come è arrivata a essere l’impresa di oggi?

L’azienda nasce nel 1972, ben 50 anni fa. Mio padre ha iniziato collaborando con la fonderia del Gruppo SCM di Rimini: faceva ricambi per gli stampi, poi è passato alla realizzazione di pezzi sempre più complessi principalmente per il mondo del legno. Poco alla volta è cresciuto, acquisendo nuovi clienti non solo in Romagna, ma in tutta Italia, fino ad arrivare a lavorare per aziende molto importanti, tipo Maserati, Bugatti, Ducati, ma anche aziende nel settore dei motori elettrici. Spaziavamo a 360 gradi, dal settore dell’Automotive, a quello del Food e del Packaging.

Nel 1996, l’azienda ha comprato la prima macchina a controllo numerico con torretta motorizzata della Biglia e relativi portautensili. Quando è arrivata la macchina, non sapevamo a cosa servissero i motorizzati, perché eravamo abituati a macchine un po’ più tradizionali. Abbiamo imparato poco alla volta a conoscerli e dopo circa 6/7 mesi è nata l’esigenza di averne un numero maggiore. Mio padre ha voluto mettersi in gioco e provare a realizzarli da soli. E’ così che abbiamo iniziato a produrre autonomamente i primi motorizzati.

Oggi, a distanza di 24 anni, siamo considerati come una delle aziende che produce con maggior qualità sul mercato. Non solo, siamo la 4ª azienda al mondo come numero di motorizzati prodotti. Serviamo praticamente tutto il mondo: dal Giappone all’Australia, alla Cina, passando per la Corea, l’India, la Russia, il Nord America, il Canada, il Messico, l’Argentina, il Brasile e naturalmente tutta l’Europa. Di recente ci siamo addentrati anche in Nord Africa. Insomma, dove c’è la macchina utensile, noi ci siamo. Questa è in sintesi la nostra storia… se ci chiedete, come siamo arrivati a produrre questo prodotto per la meccanica, possiamo rispondervi: per la voglia di misurarci con le novità e metterci in gioco, una sorta di sfida.

 

Una sfida…ma con ottimi risultati!

Diciamo di sì, grazie a tanto impegno e perseveranza. Abbiamo riportato la nostra filosofia di lavoro per conto terzi, fatta di qualità e servizi verso i clienti, anche nel mondo dei motorizzati. La nostra forza è stata quella di evolverci e produrre prodotti di alta fascia legati a un servizio efficiente, che oggi i nostri concorrenti non sono ancora in grado di offrire.

Dal momento in cui il cliente ci contatta per una richiesta di disponibilità e quotazione, noi rispondiamo in 2/3 ore. In caso di richiesta di uno speciale, rispondiamo in un massimo di 24/48 ore. E per quanto riguarda le consegne, salvo che non ci siano urgenze estreme, consegniamo in tre quattro giorni tutto il mondo. A ciò si aggiunge un servizio post vendita, che consente al cliente, nel caso abbia bisogno di lavorazioni particolari, di avere supporto dal nostro ufficio tecnico, così che possa utilizzare al meglio i nostri macchinari.

 

Quante sono le sedi all’estero e quanti sono all’incirca i rivenditori dislocati fuori dai confini italiani?

Ogni Stato ha il suo rivenditore, il quale dispone delle figure necessarie per supportare i clienti. Presso la nostra sede in provincia di Rimini, teniamo i contatti solo con aziende molto grandi, che in alcuni casi seguiamo da ben 30 anni. La maggior parte dei clienti viene seguita dai nostri rivenditori, così da poter offrire un servizio ancora più veloce.

Andando ai numeri, le sedi all’estero di proprietà sono due: una in Russia (nostra al 50%), che dispone anche di un centro riparazioni; e una in Giappone, aperta 3 anni fa. Attualmente quest’ultima ha solo un ufficio vendite, ma sta crescendo. Mentre per quanto riguarda i rivenditori all’estero, i numeri sono davvero grandi, difficile definirli con precisione, in questa sede.

 

L’espansione fuori dei confini italiani quando è iniziata?

Nel 2002, con la prima vendita in America.

 

Attualmente il vostro catalogo quanti prodotti contiene?

In questo momento siamo arrivati a oltre 10.000. Ogni anno infatti, il catalogo mediamente aumenta di 500/600 codici, perché capita frequentemente che i clienti chiedano di creare nuovi prodotti. Noi ne produciamo la maggior parte, perché riteniamo che possano essere utilizzati anche da altre realtà e quindi li mettiamo a catalogo. Poi rimane un 10%, che invece vien realizzato ad hoc per il cliente che lo richiede.

 

Possiamo dunque affermare che M.T. s.r.l. è un’azienda che rappresenta al meglio il Made in Italy o quantomeno l’eccezionalità della produzione italiana?

Sicuramente sì: noi stiamo dimostrando sul mercato che oltre alla qualità, offriamo un servizio che, ripeto, altri non riescono a dare. Per noi non è solo un modo di lavorare, ma proprio un modo di vivere.

 

La situazione caro energia: come sta impattando sulla vostra realtà e quali strategie avete già messo in campo per fronteggiarla?

In tutta onestà, i primi problemi sono comparsi a settembre 2021, quando tutti i prezzi hanno iniziato a salire. Per ottimizzare i costi e abbassare il costo del lavoro, lo scorso anno, M.T. ha investito circa 3 milioni di euro in macchinari sempre più innovativi. Gli aumenti però non si sono fermati, tanto che a gennaio 2022, M.T. è stata costretta ad applicare il suo primo aumento di listino dal lontano ‘96. Anche questo intervento, purtroppo, è servito a poco, considerati i nuovi rincari, a partire da febbraio.

Nel 2022, l’azienda ha fatto un altro importante investimento del valore di oltre 5 milioni di euro. Abbiamo iniziato ad automatizzare, con robot e sistemi automatici, il processo di produzione. Siamo stati costretti ad automatizzare, perché trovare personale è sempre più difficile.

 

Secondo la sua esperienza, perché esiste questa carenza di personale anche nel settore dell’Industria, oltreché nel settore della ristorazione, dove ormai è noto?

Fondamentalmente perché la fabbrica è considerata un luogo di lavoro pericoloso, quindi il giovane non può essere collocato in officina, ma solo in ufficio. E fino a 16 anni, in ogni caso, non si può assumere. Inoltre, la scuola di oggi non ha più laboratori per poter fare attività manuali. Non avendo denaro, ha rimpiazzato le attività pratiche con altre attività teoriche.

Per questo, io personalmente vado nelle scuole della mia zona, mediamente una volta al mese. Non vado per insegnare materie tecnico scientifiche, ma per trasmettere ai ragazzi le sensazioni che si provano all’interno di un’azienda, aggiungendo anche tutta una serie di informazioni che ho appreso sul campo e che arricchiscono lo studio delle materie scolastiche.

 

Quindi i giovani non si appassionano al settore perché di fatto non riescono a conoscerlo nella pratica, al di là della teoria?

Esattamente. E proprio per fronteggiare la carenza di manodopera specializzata nel settore metalmeccanico, è nato Industry 4 School, un progetto innovativo, che mira a coniugare la valorizzazione del capitale umano con lo sviluppo economico del territorio. Dal 2017, io e altri due imprenditori della zona, coinvolgiamo nelle nostre aziende, per un mese, i ragazzi di 4ª e 5ª di 3 istituti superiori della zona. Mostriamo loro cos’è il mondo del lavoro e cos’è nel mondo del lavoro. Visto che la scuola non può provvedere alla pratica, ci pensiamo noi imprenditori.

Fonte: Fantinamobile.it – Beatrice Elerdini

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