facebook pixel

Semiconduttori, intelligenza artificiale, biotech e quantistica: 4 tecnologie “a rischio”

Semiconduttori, intelligenza artificiale, biotech e quantistica: 4 tecnologie “a rischio”

Nell’ambito della strategia europea per la sicurezza economica, la Commissione Ue ha individuato le aree tecnologiche “più delicate”, dal punto di vista geopolitico, nel contesto della transizione Green e digitale. Delle 10 inserite in un elenco preliminare, 4 presentano “rischi più sensibili e immediati” di essere utilizzate impropriamente a sostegno di regimi autocratici e per violare i diritti umani. Saranno sottoposte a restrizioni per evitare fughe, in particolare verso Paesi extra europei, uno su tutti, la Cina. La presidente von der Leyen: “Puntiamo a rafforzare la nostra resilienza economica”.

In concreto, le 4 aree sotto la lente di ingrandimento sono:
• Semiconduttori avanzati, tra cui microelettronica, fotonica, chip ad alta frequenza e attrezzature per la produzione di semiconduttori.
• Intelligenza artificiale, che comprende calcolatori ad alte prestazioni, cloud ed edge computing, analisi dei dati, computer vision, elaborazione del linguaggio e riconoscimento degli oggetti.
• Tecnologie quantistiche, tra cui informatica quantistica, crittografia quantistica, comunicazioni quantistiche, rilevamento e radar quantistici.
• Biotecnologia, incluse le tecniche di modifica genetica, le nuove tecniche genomiche, il gene-drive e la biologia sintetica.
“La tecnologia è attualmente al centro della competizione geopolitica. Con questo approccio resteremo un partner globale aperto e prevedibile, ma che coltiva il proprio vantaggio tecnologico e affronta le proprie dipendenze. Il nostro Mercato unico non potrà che rafforzarsi in tutte le sue parti”, ha sottolineato Věra Jourová, vicepresidente della Commissione europea e commissaria ai Valori e alla Trasparenza.
Non si tratta dunque di “isolamento tecnologico”, bensì di un cambio di approccio a salvaguardia delle nostre potenzialità e della nostra economia, nonché di una dimostrazione di “serietà del lavoro” condotto.
“L’Europa si sta adattando alle nuove realtà geopolitiche, ponendo fine all’era dell’ingenuità e agendo come una vera potenza geopolitica”, ha affermato Thierry Breton, commissario europeo per il Mercato interno. “Questo non va contro nessun Paese. Facciamo ciò che riteniamo sia nell’interesse generale dei nostri concittadini. Quando vediamo che c’è un rischio di eccessiva dipendenza, un rischio di rottura di una catena di approvvigionamento che potrebbe essere critica per noi, entriamo in azione”.

I criteri di selezione delle tecnologie a rischio

La selezione delle aree tecnologiche critiche è stata effettuata sulla base di tre criteri principali, ovvero:
• La natura abilitante e trasformativa della tecnologia, ovvero il potenziale e la rilevanza delle tecnologie nel determinare “aumenti significativi di prestazioni ed efficienza e/o cambiamenti radicali” per settori e capacità.
• Il rischio di fusione civile e militare, ovvero la rilevanza delle tecnologie per entrambi i settori, il loro “potenziale di avanzamento e il rischio che l’uso di alcune tecnologie possa minare la pace e la sicurezza”.
• Il rischio che la tecnologia possa essere utilizzata in violazione dei diritti umani, attraverso un uso improprio degli strumenti a scapito delle libertà fondamentali.

Le altre tecnologie in elenco
Le restanti aree, delle 10 inserite in elenco, su cui dovrà rimanere alta l’attenzione, sono state presentate dal commissario Breton e sono: “Connettività in senso lato, compresa la sicurezza informatica; sensori, nuove tecnologie chiave per captare le informazioni; spazio e propulsione, energia, compresa quella nucleare attuale e anche la fusione su cui dobbiamo iniziare a riflettere; robotica e tutti i materiali e le tecnologie per il manifatturiero”.

Valutazione collettiva dei rischi
Gli Stati membri dovranno collaborare con la Commissione Europea per valutare i rischi. Al termine della valutazione dello scenario attuale, l’UE ha infatti chiesto a ogni Stato di effettuare valutazioni collettive dei rischi nelle quattro tecnologie più sensibili, entro la fine del 2023. Sulle restanti sei aree sono previsti ulteriori incontri di discussione. Il gabinetto von der Leyen prevede di presentare nuove iniziative a riguardo “entro la primavera del 2024”.

Fonte articolo: Fantinamobile.it – Elerdini Beatrice

I nostri inserzionisti

Articoli recenti

Il portale dedicato a chiunque utilizzi torni automatici.

Categorie

Blog

Ti potrebbe interessare

Menu

Non perderti gli aggiornamenti sui prodotti, novità ed eventi!
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
close-link