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I Magazzini di DOMANI, sono ADESSO

L’obiettivo è far crescere nelle imprese italiane la conoscenza e l’applicazione delle tecnologie 4.0

Il competence center Start 4.0 ha annunciato la sua offerta formativa digitale per il 2021, con l’obiettivo di far crescere le imprese italiane trasferendo loro le fondamentali competenze tecnologiche. Per far entrare le pmi nel mondo dell’innovazione dalla porta principale, per conoscere da vicino nuovi processi e servizi, nuovi prodotti, opportunità di riqualificazione del lavoro, l’Offerta formativa di Start 4.0 punta su lezioni fortemente applicative e si distingue per trasferire competenza nella Governance di processo.

La formazione del centro di competenza si concentrerà su 27 tematiche tecnologiche, che vanno a formare un’offerta di oltre 57 corsi di alta qualità e multilivello. Con questo corso le tecnologie potranno essere rapidamente introdotte ed utilizzate all’interno delle imprese e dei loro processi. Ma la tecnologia non basta ad abilitare una trasformazione digitale efficace e di lungo periodo: le normative, il design di sistemi aperti, lo storytelling, l’open innovation sono elementi indispensabili, che infatti saranno al centro di questo percorso.

Dal risultato complessivo dell’indagine dell’Osservatorio Intralogistica è emerso che i magazzini, con un alto livello di automazione, hanno mantenuto prestazioni più elevate nel periodo a fronte di forti variazioni per quanto riguarda la domanda e le risorse a disposizione. E’ inoltre risultato che i sistemi a guida automatica come gli AGV saranno probabilmente i principali investimenti da considerare nei prossimi mesi.

Va precisato che se alcuni anni fa l’automazione era vista solo come un sistema per ridurre i costi, oggi va considerata anche come modello per rendere il lavoro più a dimensione di uomo.

L’automazione risponde all’esigenza di eliminare o ridurre attività prettamente manuali. Tra le attività di magazzino fonti di costi e inefficienze vi è il commissionamento, ossia il processo di raccolta degli ordini del cliente e conseguente invio di merci verso un altro magazzino (per esempio il centro di distribuzione) o un punto di vendita. Da mettere in evidenza che il costo di picking, in un magazzino standard, può raggiungere fino al 55% della spesa di funzionamento totale del magazzino. Riguardo l’ultimo punto va precisato che se alcuni anni fa l’automazione era vista solo come un sistema per ridurre i costi, oggi va considerata anche come modello per rendere il lavoro più a dimensione di uomo.

Il futuro è nei mq. E nel 4.0

Dalla ricerca sono emersi anche dati che hanno permesso di scoprire che le superfici dei magazzini sono nella maggioranza dei casi superiori ai 10.000mq, ma vi è comunque un 51% che ha dichiarato di avere magazzini con una superficie totale sopra i 30.000mq.

In aumento negli ultimi 3 anni, quindi prima del periodo Covid-19, le superfici di magazzino: il 64% infatti dichiara di volerle aumentare, anche se una piccola percentuale dichiara di averle ridotte.

In un’ottica futura, per essere meno sensibili agli impatti sul personale, il 52,2% inserirebbe più automazione nel material handling e sempre il 52,2% aumenterebbe la digitalizzazione dei processi per poter reggere a queste crisi con un massiccio impiego di smart-working. L’automazione resta però una leva fondamentale per il miglioramento delle attività di magazzino e, ad oggi, sono state automatizzate in particolare le attività di picking e la gestione degli inventari.

Circa il 59% del campione si affida a provider logistici esterni e tra gli aspetti maggiormente apprezzati vi è la capacità di mettere a disposizione spazi di stoccaggio, soprattutto per gestire i picchi di lavoro. Per quanto riguarda le normali operazioni di magazzino viene riconosciuta la possibilità di rendere i costi variabili, mentre per la gestione dell’e-commerce si tiene in considerazione la scalabilità offerta dalla terza parte.

Dall’indagine dell’Osservatorio Intralogistica tutto lascia sperare che il trend evolutivo della digital trasformation 4.0 prosegua traducendosi in prassi consolidata, per gestire al meglio il futuro della logistica. E’ necessario quindi che le imprese attuino investimenti mirati a riorganizzare i servizi perché le nuove competenze della Logistica 4.0 implicherebbero il rinnovo organizzativo e nuove competenze.

Fonte: industriameccanica

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